Settembre: il vero mese delle ripartenze
- Rosalba Romano
- 3 set
- Tempo di lettura: 3 min

Quando pensiamo a un nuovo inizio, la mente corre subito a gennaio: l’anno che cambia, i buoni propositi, le agende che si riempiono di obiettivi e desideri. Eppure, se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci accorgiamo che è settembre il vero mese delle ripartenze.
Dopo l’estate, le giornate iniziano ad accorciarsi, le routine riprendono forma e con esse riaffiorano progetti, responsabilità e aspettative. Per chi studia è il ritorno a scuola o all’università, per chi lavora è il rientro in ufficio o in palestra, per chi fa sport settembre coincide con nuove stagioni e nuovi obiettivi da conquistare.
Perché settembre è così speciale?
Energia rinnovata: la pausa estiva regala uno spazio di recupero, che permette di guardare al futuro con maggiore lucidità, di avere uno spazio non solo per staccare, ma anche per riflettere e porre le basi per le scelte.
Progetti concreti: a differenza di gennaio, in cui spesso i buoni propositi restano idee astratte, settembre è il momento in cui si può dare forma concreta ai progetti, sfruttando la spinta di un nuovo inizio senza la pressione delle “grandi promesse”.
Un nuovo ritmo: le ripartenze non sono solo obblighi, ma occasioni per riorganizzare le proprie giornate in modo più funzionale e sostenibile.
Come vivere al meglio le ripartenze
Ripartire non significa ricominciare da zero, ma riallinearsi ai propri obiettivi.
La routine ricomincia e con questa tutte le cose che avevamo lasciato in sospeso dicendo "me ne occuperò a settembre". Il desiderio di ripartire immediatamente pensando di risolvere i problemi, prendere decisioni che avevamo procrastinato, organizzare meglio la nostra agenda o semplicemente riprendere il normale ritmo delle attività, rischia di farci sentire una forte ansia o, peggio, di portarci a partire già "fuori giri", con un ritmo poco sostenibile nel lungo periodo, logorante.
Per questo è importante prendersi il tempo giusto per ascoltarsi e ripartire al meglio. Come per alcuni è difficile abituarsi alle vacanze (cioè abbiamo la sensazione di essere davvero in vacanza solo dopo qualche giorno), anche il rientro alla normale routine non deve essere dato per scontato ed è importante avere molta cura di noi.
Infatti, spesso i primi giorni di lavoro potremmo avere il pensiero "Cavolo! Ma ho fatto le vacanze, eppure torno che sono più stanco/a di prima! Come è possibile? Mi sono anche riposato/a, dovrei ripartire con mille energie e invece..."
Il nostro corpo, così come la nostra mente, hanno bisogno di adattarsi ai bruschi cambi di ritmo e avere un tempo di passaggio per poter trovare il ritmo giusto per noi. Come quando si fa un lavoro di corsa o un allenamento, all'inizio è importante riscaldarsi e questo sembra molto faticoso, settembre ci ricorda che non possiamo correre i 100 metri il primo giorno di rientro dalle vacanze, perché ciò che ci aspetta è ben più di una maratona.
Per questo può essere importante riflettere su alcuni spunti utili:
Definire piccoli obiettivi realistici, passo dopo passo.
Creare rituali che rendano piacevole il ritorno alle abitudini quotidiane.
Dare spazio a sé stessi, senza dimenticare che la ripartenza richiede adattamento e non accade dall’oggi al domani.
Accogliere le emozioni contrastanti (entusiasmo, ma anche fatica o ansia) come parte naturale del processo.
Così come gli atleti si preparano alle nuove stagioni sportive, anche noi possiamo allenare la nostra mente ad affrontare le sfide quotidiane con più consapevolezza. La ripartenza di settembre diventa quindi un’occasione per rafforzare resilienza, motivazione e porre le basi per gestire lo stress che potremmo incontrare più avanti nel corso dell'anno.
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