Burnout: quando la stanchezza diventa troppo
- Rosalba Romano
- 20 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Ti è mai capitato di sentirti sempre stanco/a, anche dopo aver dormito? Di non avere più entusiasmo per quello che fai, anche se fino a poco tempo fa ti piaceva? Di avere la sensazione di dover tirare avanti “a forza”, senza energie né motivazione?
Potrebbe trattarsi di burnout, una forma di esaurimento legata a uno stress prolungato, spesso legato al lavoro o a responsabilità che richiedono un grande impegno personale. Non è solo stanchezza: è come se si spegnesse qualcosa dentro, se ci si sentisse svuotati.
I segnali da non sottovalutare
Il burnout si presenta con sintomi che possono coinvolgere corpo, mente ed emozioni:
sentirsi costantemente affaticati, anche dopo il riposo;
perdere entusiasmo e motivazione per le cose che si fanno ogni giorno;
essere più irritabili, svogliati, ed avere difficolta di concentrazione;
provare un senso di distacco o cinismo verso il lavoro o le persone;
possono comparire disturbi fisici, come mal di testa o insonnia.
Chi può andare in burnout?
Tutti. Anche chi ama molto quello che fa. Anzi, spesso il burnout colpisce proprio chi si impegna tanto, chi non si ferma mai, chi mette sempre gli altri al primo posto. Succede a insegnanti, operatori sanitari, allenatori, genitori, atleti… ma anche a chi lavora in ufficio, a chi studia, a chi si prende cura di qualcuno.
Il primo passo è ascoltare i segnali del corpo e della mente. Il burnout è una richiesta d’aiuto che arriva da dentro: non va ignorata.
Ecco alcune cose che possono aiutare:
rallentare, quando possibile, e prendersi delle pause vere;
mettere dei confini, imparare a dire qualche “no”;
recuperare spazi per sé, anche piccoli momenti di piacere o riposo;
parlarne con qualcuno, chiedere un supporto professionale.
Il burnout non è debolezza, e non è colpa tua. Anzi. E' un po' il rischio di una società che ci chiama a fare sempre di più e sempre meglio. È un campanello d’allarme che invita a ritrovare l'equilibrio. Prendersene cura è un atto di rispetto verso se stessi.
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